La storia di San Valentino a Capoliveri

di Giulio Scattu

La storia di San Valentino a Capoliveri
di Giulio Scattu

Storia d’amore. Capoliveri 1920.

Veni, posa. Dopo du po‘ d’anni che facevemo l’ amore …
sempre co la socera di guardia al Sepolcro …
ci sposommo, di prima mattina dopo li Vespri.

Don Michele caro, ci fece una bella funzione e anco di quelle cantate.

La festa del matrimogno la fecimo nel vicinato, le vicine pensonno al desinà,
un aveggio di brodo che a furia d’allungallo doventò più lungo del brevetto,
sull’ultimo era acqua, tant’è che facevemo il turno pe andà sul cantero.

Di segondo robbe di campagna che un me ne mancava,
pane biancolino e du po‘ di dolci, sempre fatti da le vicine del vicinato,
vino di nostro e acqua de li canali, che li bamboli andeveno su e giù co li catini e le brocche.

Questo è lo ricordo, la fotografia fatta nel sito di Toninone,
se mi miri mi si vede al muso, la pena del corpo che mi levava, eppure era così … un è mica come aora …

un hanno anco biasciato li confetti , che ariveno li difetti … nel bene o nel male, giusto o sbagliato,
li mariti si chiameno stacci e ci stevi, dovevi ingoià lo rospo anco se ti rimaneva pe la gola.

Poi caro, partì pe l'Austraglia e mi lasciò co la bimba piccolina , venne che la bambola era grandina,
sacrifici come la rena, ma un ci mancava nulla e un mi possò lamentà, quando mi s’accostava mi diceva …
si più diaccia de la diacciaia d‘Abramo … mi miri , c’è poco da mirà, se un ti va quello che t’ho detto, te lo fai andà.

Con tutto il rispetto per tutti e per tutte le situazioni, ci mancherebbe altro, vi ho raccontato il San Valentino di 104 anni fà.

Gli sposi della foto sono i genitori di Anna Ricci Puccini , che la ricordo con affetto assieme al marito Mario Puccini , colgo occasione per ringraziarli di tutto il bene ricevuto.

di Giulio Scattu.